La regione di Bordeaux è la zona che più di ogni altra ha consentito alla Francia di diventare un grande paese produttore di vino. Un successo ottenuto grazie alle particolari condizioni della regione, l’attenzione per la qualità e una lunga tradizione.
Quando si pensa alla Francia come paese produttore di vino, probabilmente la prima regione che si ricorda è Bordeaux. La grandezza enologica della Francia è stata per secoli costruita intorno alla fama degli eccellenti vini di questa regione, una storia lunga di molti secoli e favorita dalle particolari condizioni ambientali e climatiche che hanno consentito sia lo sviluppo di una produzione enologica di qualità, sia un fiorente commercio basato sulla bevanda di Bacco. In questa regione si producono fra i vini più costosi e rinomati del mondo, ed è proprio in questa zona che ha avuto origine il modello di enologia più imitato del mondo, non solo per la produzione dei vini rossi, ma anche dei vini botritizzati. Nonostante i vini più costosi di Bordeaux siano molto rinomati nel mondo, questi costituiscono in realtà una minima percentuale della produzione totale. La maggior parte dei vini prodotti, circa 700 milioni di bottiglie l’anno, non godono della stessa fama, tuttavia vanno considerati come dei buoni vini e con prezzi molto accessibili. Bordeaux produce prevalentemente vini rossi, che rappresentano circa l’80% della produzione totale, e la fama dei suoi vini è legata all’eleganza e l’intensità dei sapori, piuttosto che all’imponente struttura e potenza.
Nonostante si producano anche vini bianchi secchi e vini bianchi botritizzati, Bordeaux è associata ai vini rossi di qualità, un successo determinato da alcune uve che sono oramai considerate “internazionali” in tutto il mondo. Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot sono le tre uve principali con cui si producono i vini rossi di Bordeaux, un connubio che ha reso questa composizione celebre in tutto il mondo come uvaggio Bordolese e che spesso si trova in moltissimi vini prodotti a livello mondiale. A queste tre uve vanno aggiunte anche le oramai poco utilizzate Petit Verdot, che nella composizione dei vini di Bordeaux si trovano solamente in pochissimi casi, contrariamente a quanto accadeva invece in passato, quando queste uve rappresentavano due componenti importanti, unitamente alle altre tre uve. Se è vero che Bordeaux è meno famosa per i suoi vini bianchi, lo stesso non si può dire per i vini botritizzati: nomi come Sauternes e Barsac, due zone intimamente legate alla produzione di questi vini, evocano nell’immaginario collettivo l’eccellenza dei vini botritizzati.
La regione di Bordeaux si trova nella costa occidentale Francese, sull’oceano Atlantico, e le caratteristiche uniche ambientali e climatiche sono largamente regolate dall’estuario della Gironda e dai due fiumi che scorrono lungo la regione: il Dordogna e il Garonna. Proprio grazie a questi corsi d’acqua si deve il grande successo commerciale di Bordeaux. Le condizioni ambientali di Bordeaux consentono un clima favorevole per la coltivazione della vite: il clima temperato dovuto alle correnti che si sviluppano nella Gironda e i due fiumi che scorrono nella regione, unitamente anche all’influsso dell’oceano Atlantico, assicurano una condizione climatica stabile grazie anche alla presenza di foreste che isolano la regione da un clima altrimenti rigido. Anche la composizione del terreno costituisce un fattore importante per la viticoltura di Bordeaux. I terreni ghiaiosi della regione assicurano un eccellente drenaggio dell’acqua, ed è proprio grazie a questa caratteristica che una delle più estese zone vitivinicole di Bordeaux è stata nominata Grave.
La classifica dei Vini di Bordeaux
La regione di Bordeaux è famosa in tutto il mondo per la quantità di termini che vengono impiegati sia per la produzione che per la classificazione dei vini. Questi termini, spesso utilizzati anche dai produttori di altri paesi vinicoli del mondo, rappresentano una sorta di garanzia sulla qualità del vino. Bordeaux è nota per essere la regione degli château, dei cru e dei terroir, tre termini che hanno permesso all’enologia della regione di creare un sistema di qualità e di renderla famosa a livello mondiale. A Bordeaux, così come in qualunque altra regione vinicola del mondo, la qualità è un concetto e un presupposto che si realizza principalmente grazie alla serietà e alla correttezza di ogni singolo produttore e, soprattutto, al modo in cui utilizza le condizioni ambientali e produttive del luogo in cui opera.
Il Médoc
La zona del Médoc è la più famosa di Bordeaux e si trova a nord della regione lungo l’estuario della Gironda. La fama di quest’area è principalmente dovuta alla notorietà di alcune sue denominazioni, rappresentate con il nome di alcuni comuni e che grazie alla loro notorietà hanno reso grande l’intera area. I celebri comuni di St-Estèphe, Pauillac, St-Julien e Margaux si trovano tutti nel Médoc e sono, di fatto, le denominazioni più ricercate e prestigiose della regione: non a caso la maggior parte degli châteaux più rinomati di Bordeaux si trovano in questa zona. La produzione del Médoc riguarda quasi esclusivamente vini rossi e l’uva principalmente coltivata è il Cabernet Sauvignon, responsabile della struttura dei suoi vini, seguito dal Merlot, che contribuisce alla finezza e alla rotondità. Un’altra uva importante di quest’area è il Cabernet Franc, che contribuisce ad aggiungere complessità aromatica al vino, e in minore parte, il Petit Verdot hanno cambiato anche l’uvaggio aggiungendo più merlot rispetto a prima quando le percentuali erano più basse, per renderli più morbidi. Ora non sono più tannici come erano in passato, ma con l’introduzione di una maggiore percentuale di merlot e un attento affinamento sono più decisi, più pronti e immediati.
Il primo comune di rilievo che troviamo a nord è St-Estèphe. I vini prodotti in questo luogo sono caratterizzati da una robusta struttura, tannicità evidente e che richiedono lunghi periodi di affinamento per raggiungere la piena maturità. Con lo scopo di produrre vini più morbidi, immediati e meno aggressivi e tannici come in passato, i produttori di St-Estèphe hanno aumentato la percentuale di Merlot nella composizione, tuttavia l’uva principale utilizzata rimane il Cabernet Sauvignon e in minore percentuale, il Cabernet Franc e il Petit Verdot. Più a sud troviamo il comune di Pauillac, una delle denominazioni del Médoc più celebri e ricercate, ed è qui che si trovano tre dei cinque châteaux classificati come Premier Cru. I vini di questa denominazione sono prevalentemente prodotti con Cabernet Sauvignon, che rappresenta la quota più importante, seguito dal Merlot e, in minore parte, le restanti uve a bacca rossa tipiche di Bordeaux. I vini di Pauillac hanno generalmente una struttura robusta con un’incantevole raffinatezza ed eleganza e danno il meglio di sé dopo un opportuno periodo di affinamento in bottiglia.
Scendendo ancora più a sud troviamo il comune di St-Julien, famoso per la qualità dei suoi eccellenti vini. St-Julien è un comune piuttosto piccolo, tuttavia è qui che si trova la maggiore concentrazione di châteaux. I vini prodotti in questo comune sono celebri per la loro decisa struttura, classe ed eleganza, e sono prodotti principalmente con Cabernet Sauvignon, che rappresenta la percentuale più alta, Merlot e Cabernet Franc. Più a sud e vicino alla costa della Gironda, troviamo Margaux, uno dei più celebri e importanti comuni del Médoc. Grazie alle particolari condizioni del suolo, i vini di Margaux sono famosi per la loro eleganza e raffinatezza, nonché per i loro eccellenti aromi. Tuttavia nei vini di Margaux non manca la potenza e la struttura, che unite alle altre caratteristiche, rendono i suoi vini fra i più eleganti e interessanti della regione. Le uve utilizzate principalmente nei vini di Margaux sono il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Cabernet Franc, oltre ad una piccola percentuale di Petit Verdot.
Sauternes e Barsac
Scendendo a sud delle Grave e seguendo il corso del fiume Garonna, troviamo i due comuni più celebri di Bordeaux per la produzione dei vini dolci e botritizzati: Sauternes e Barsac. Dei due comuni, Sauternes è quello più grande, circa quattro volte rispetto al più piccolo Barsac, e anche il più celebre, tuttavia in entrambi i comuni si producono eccellenti vini. I vini dolci prodotti in queste zone sono caratterizzati da un’eccellente eleganza, oltre ad un incredibile equilibrio e complessità aromatica e gustativa. I vini di Sauternes e Barsac sorprendono anche per la loro invidiabile longevità: non solo maturano meravigliosamente, ma ciò che sorprende è che durante il processo di maturazione acquisiscono complessità e una ricchezza di strepitosi aromi e sapori.
Saint-Emilion
Nella parte orientale della regione, piuttosto lontano dall’estuario della Gironda, si trova una zona di sicuro interesse enologico e che è considerata fra le zone più importanti di Bordeaux: Saint-Emilion. Contrariamente all’area del Médoc, il terreno di St-Emilion è prevalentemente collinare, una condizione che determina lo stile dei vini prodotti in questa zona. Le uve principali sono il Merlot e il Cabernet Franc, mentre è quasi assente il Cabernet Sauvignon. I vini di St-Emilion sono piuttosto diversi da quelli prodotti nel Médoc, una caratteristica che è dovuta sia dalla diversa composizione del terreno, sia dal maggiore impiego di uva Merlot. A livello sensoriale nei vini di St-Emilion incontriamo una nota molto più minerale quasi “terrosa” e un frutto molto più acceso. Sono comunque vini molto eleganti e, soprattutto sono molto longevi.
Pomerol
Ad ovest di St-Emilion, si trova la piccola area di Pomerol. Come nella vicina St-Emilion, anche la produzione di Pomerol riguarda esclusivamente vini rossi e le uve principali sono il Merlot e il Cabernet Franc. Solo raramente, e in piccola parte, nei vini di quest’area si utilizza il Cabernet Sauvignon. I vini di Pomerol, grazie alle condizioni ambientali e all’uso di uva Merlot, sono molto eleganti e morbidi, hanno un’ottima struttura con aromi e gusti incantevoli, caratteristiche che hanno consentito a questi vini di ottenere un largo consenso e fama in ogni parte del mondo. A livello sensoriale abbiamo delle note “ferrose “ che richiamano molto il tartufo.
Testo: Simona Pahontu