Wine Training – Seconda lezione – Alla scoperta di Borgogna ed Etna

Wine Training – seconda lezione
Alla scoperta di Borgona ed Etna 
a cura di Irene Graziotto – International Press Specialist e Comunicatrice di vino

Online lunedì 25 maggio 2020 – ore 20.45

 

Per restare allenati nella degustazione e aggiornati nelle nostre conoscenze, torna il secondo appuntamento di Wine Training – il laboratorio che noi di Arte & Vino abbiamo pensato per la vostra (e nostra) formazione, affidandoci a grandi professionisti della comunicazione e dell’enologia in Italia e all’estero.

L’appuntamento è per lunedì 25 maggio – ore 20.45 in diretta su Zoom – con Irene Graziotto – International Press Specialist e Comunicatrice di vino che ci guiderà in un’inedita analisi dei territori di Borgogna ed Etna.

Vedi scheda biografica

 

ANTEPRIMA DELLA SERATA :

“Sottrazione di peso. È la formula che in Lezioni Americane Italo Calvino sceglie per descrivere la sua produzione letteraria. Siamo nel 1985, manca poco allo scoccare del Duemila e l’autore italiano include la Leggerezza fra i valori chiave da portare nel nuovo Millennio. Nel frattempo, su suolo americano – lo stesso dove Calvino avrebbe dovuto tenere le sue lezioni – un certo Robert Parker Junior dà alle stampe Bordeaux, cambiando per sempre quello che è il corso della storia enologica mondiale. Nessuno, né prima né dopo, ha avuto la stessa influenza di questo avvocato nativo del Maryland che sarebbe diventato il Wine Advocate per antonomasia.

Eppure, oggi, lo stile e l’appellation privilegiata da Parker, Bordeaux, mostrano segni di fatica, risultando appesantiti e talvolta persino obsoleti. La Borgogna è invece sbocciata in tutto il suo splendore, merito di un vitigno nobile e affabile come il Pinot Noir ma anche di una diversa concezione di vino, che punta più all’eleganza che alla struttura, più al terroir che a una soverchiante presenza del legno, più alla leggerezza che al peso materico. Se è vero che recentemente in Borgogna il contenuto alcolico dei vini sta crescendo – in parte anche per la scelta di raccogliere le uve alla massima maturità fenolica – tuttavia questa contingenza vela solo in parte quella che è una tendenza globale che da alcuni anni ha volto l’attenzione a vini di grande bevibilità e con una maggiore vocazione territoriale.

Borgogna e Pinot Noir non sono che l’emblema di questa nuova corrente, che è sì prettamente gastronomica ma si inserisce in un respiro più ampio, di portata culturale. La riscossa dei vini leggeri – per citare un brioso volume di Castagno, Gravina e Rizzari – è la metafora enoica dei tempi odierni, con la fine delle cosiddette “grandi narrazioni”, l’avanzare di un sentire ecologico che porta alla riscoperta di menù vegetariani e vegani dal minore impatto ambientale, l’ascesa dell’io rispetto al noi – intensificatasi ancora di più in questo periodo, come sottolinea Corrado Assenza che su Identità Golose qualche settimana fa scriveva “È fondamentale […] ridare valore al nostro essere individui, persone pensanti e riflettenti che improvvisamente, è bizzarro, adesso vengono prima della comunità”.

L’Etna si inserisce a pieno titolo in questa tendenza, per una serie di fortunati eventi. In primis, l’arrivo di Giacomo Tachis nel 1992 chiamato da Planeta e impegnato in un progetto relativo proprio al Pinot nero. Qui, l’enologo corsaro darà prova che se “i Francesi sono stati i più furbi non sono mica imbattibili”, risvegliando nei viticoltori locali la consapevolezza di avere fra le mani un territorio più unico che raro. A Benanti, che seppe tenere alta la guardia già negli anni Novanta e sceglie un grande interprete come Salvo Foti, si sono aggiunte al volgere del millennio personalità come Frank Cornelissen, Marc de Grazia e Andrea Franchetti, che imprimeranno un’accelerazione notevole alla regione – sia a livello di reputazione che di tipo commerciale – supportata anche da un nascente interesse a livello mondiale per i vini da suolo vulcanico. Col tempo arrivano gli investimenti di Planeta, Firriato, Donnafugata, e ancora Giovanni Rosso, il binomio Gaja-Graci e quello Farinetti-Tornatore. Oggi l’Etna è fra le regioni italiane più apprezzate per la sua capacità di esprimere la leggerezza come precisione e determinazione, ben lungi dalla vaghezza o dall’abbandono al caso. Come avrebbe detto Paul Valéry “il faut être léger comme l’oiseau, et non comme la plume”. [Devi essere leggero come un uccello, non come una piuma].

di Irene Graziotto

 

Istruzioni in 3 step:
– Aspetta il link per accedere alla video conferenza (ti sarà inviato tramite mail il giorno prima).
– Accomodati sul divano con chi ti sta più a cuore.
– Stappa le bottiglie e goditi la degustazione sotto la guida del relatore in compagnia degli altri partecipanti.

Qualche consiglio :
– Per una condizione ideale ti invitiamo a scaricare e installare l’applicazione Zoom Cloud Meetings. E’ molto semplice. Non è necessario iscriversi ed è gratuita.
– Porta le bottiglie alla giusta temperatura al momento dell’assaggio. * Te lo ricorderemo il giorno prima con le esatte indicazioni.
– Puoi decidere se attivare o meno la telecamera durante la lezione, ma per una partecipazione attiva te lo consigliamo. Alla fine della degustazione avrete infatti il tempo per rivolgere domande o chiarire dubbi direttamente con il relatore.

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– Verisone Iphone
– Versione Android

 

Le bottiglie (formato 0,75 cl.) in degustazione che verranno recapitate direttamente a casa tua:

 

IL NUMERO AMMESSO DI PARTECIPANTI E’ MOLTO LIMITATO

Ti preghiamo per ragioni organizzative legate alla spedizione dei vini di iscriverti entro e non oltre domenica 17 maggio.

* Nello sventurato caso una bottiglia presentasse sentori di tappo dopo il primo assaggio, ti preghiamo di conservarla integra (con il vino al suo interno) e contattarci immediatamente all’indirizzo mail : [email protected] ti daremo istruzioni per la sua sostituzione.