La città di Mantova sarà la Capitale italiana della Cultura 2016: l’annuncio è stato dato da Marco Cammelli nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Ministro dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini.
Che ha spiegato:
“Siccome la capitale europea della cultura spetta ad ogni Paese membro dell’Ue ogni quattordici anni abbiamo immaginato di introdurre nel nostro ordinamento una capitale italiana della cultura seguendo il percorso previsto per la capitale europea. Ogni anno ci sarà quindi la capitale italiana della cultura, questo è il primo anno in cui ne abbiamo una sola dato che l’anno scorso ne abbiamo avute quattro perché non ci sarebbero stati i tempi per organizzare la gara”.
Mantova, già città patrimonio UNESCO dal 2008 e candidata come Capitale Europea della Cultura 2019, inizierà il proprio mandato a partire da marzo 2016. Solo dopo il 25 gennaio, data di designazione della capitale 2017, sarà possibile conoscere le motivazioni specifiche che hanno fatto propendere per la città dei Gonzaga. Il Sindaco nominato appena 4 mesi fa, Mattia Palazzi, accoglie il risultato con stupito entusiasmo, richiamando l’attenzione al piano integrato di opere pubbliche approvato due giorni prima dalla propria amministrazione, che punta al recupero dei beni storico-artistici e architettonici, e prevede anche il restauro di Palazzo Te. In arrivo un milione di euro per realizzare il progetto presentato e l’esclusione delle risorse investite come parte del vincolo del patto di stabilità.
Le eccellenze enogastronomiche, la gestione di musei statali e locali, le imprese culturali, le operazioni territoriali, sono importanti in accordo con il programma di candidatura e da sempre per la Città, nei prossimi mesi impegnata nell’attuazione della possibilità di costruire una nuova narrazione culturale. Mattia Palazzi auspica il ricollocamento duraturo della Città in una posizione di grande evidenza, sia a livello nazionale che europeo. I cittadini s’impegnano a lavorare assieme per confermare la legittimità del riconoscimento ottenuto.
Il progetto, come spiega il primo cittadino, punta “a una riorganizzazione complessiva del territorio” coinvolgendo “14 comuni e tutte le loro realtà economiche. E ci siamo già portati avanti con un investimento di 3 milioni di euro del Comune per il 2016” in un piano “che comprende anche Palazzo Ducale, Torre della Gabbia, Palazzo Te, il food, la cultura, il 20/o anniversario del Festivaletteratura”.
In finale erano finite dieci città. Oltre a Mantova: Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni.
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Testo: Simona Pahontu