giovedì 26 luglio 2018 ore 20.45
Museo d’Arte Contemporanea Dino Formaggio – Teolo (PD)
Evento organizzato con il Patrocinio del Comune di Teolo
e con la gentile collaborazione
Antica Macelleria F.lli Beghin e dell’Enoteca Ristorante La Piazzetta
“Il catalano sembra un artista facile, in realtà dietro le sue opere «infantili» e stravaganti c’è il metodo di un «contadino», la resistenza di un boxeur e lo sguardo di un genio”.
Dopo il successo delle trascorse stagioni, ritorna in una nuova veste la rassegna “Conversazioni su Artisti e Vino”.
Protagonista del primo appuntamento Joan Mirò (1893 – 1983) il maestro surrealista del colore e della materia, definito da Andrè Breton, uno degli ispiratori e teorici del movimento surrealista, come “il più surrealista di tutti”.
Considerato dalla critica internazionale uno dei più importanti artisti spagnoli di sempre, in gioventù il destino segnato per lui appariva un altro. Convinto dalla famiglia a studiare economia per lavorare come contabile in una drogheria, fu un esaurimento nervoso all’età di 18 anni a fargli cambiare il suo percorso di vita decidendo di seguire la sua vocazione e dedicandosi a tempo pieno all’arte, sua passione fin dall’infanzia. A 19 anni si iscrisse finalmente all’Accademia di belle arti.
Fondamentale per lui l’incontro con Picasso. I due si conobbero nel 1920 a Parigi. Si dice che Miró si presentò a Pablo offrendogli una Ensaïmada, torta tipica catalana, di cui Picasso andava matto. Da allora la loro amicizia gli accompagnò per tutta la vita e fu punto cardine della formazione artistica di Mirò.
La sua arte mette d’accordo tutti: piace ai bambini, lui che dalle pitture infantili si lasciava spesso ispirare, piace a chi ama il gioco surrealista dei suoi quadri-poesia, piace a chi ama il colore, con quei suoi guizzi netti sulla tela, piace a chi apprezza la scultura, per le sue composizioni stravaganti.
Artista facile? Solo in apparenza.
Dopo averne tratteggiato la sua personalità e guardato con occhio nuovo alcune sue opere dal punto di vista dell’interpretazione psicologica, proveremo ad abbinare tre vini a tre aggettivi che di primo impatto ne definiscono la sua pittura e la sua personalità :
Estro – Inusuale familiarità – Sublimazione
I vini in degustazione:
1. Chapel Down Brut Nv
2. Bianco Infinito 2015 – Maeli
3. Antinori Chianti Classico DOCG Gran Selezione Badia a Passignano 2013
AL TERMINE DELLA SERATA VERRA’ SERVITA UNA PREGIATA TARTARE DI CARNE IN ABBINAMENTO.
Conducono:
Alessia Gemmo, pittrice e psicologa che lavora con l’arte
Irene Graziotto comunicatrice del vino e sommelier (vedi scheda)
che ci accompagneranno in questo percorso di scoperta con l’idea di regalarci nuovi stimoli e la piacevolezza di profumi, sapori e colori.
Data : giovedì 26 luglio 2018
Orario : 20.45
Luogo : Museo d’Arte Contemporanea “Dino Formaggio” – via Molare 1 – Teolo (PD)
Arte&Vino info:
Mail : [email protected]
Cell. 392/755.92.06
Quota di partecipazione :
Biglietto Intero : € 25
Biglietto ridotto soci Arte&Vino e residenti Comune di Teolo esibendo documento d’identità all’ingresso la sera dell’evento : € 20
Modalità pagamento :
A mezzo bonifico bancario intestato a:
Associazione Culturale Arte&Vino
Iban IT07Y0533636340000046692751 – Banca Popolare Friuladria
Causale : Conversazioni Artisti e Vino : Mirò