Lo spazio è una questione di tempo PICASSO, BRAQUE e il CUBISMO

A cura del Prof. MICHELE RONCONI
Martedì 16 aprile 2024, ore 20.45
Centro Convegni Abbazia di Praglia – Teolo (PD)

Guillame Apollinaire, nel libro I pittori cubisti, riporta la definizione che ne dette Leo Stein –“Avete voluto dipingere la quarta dimensione”-, quando vide per la prima volta Les demoiselles d’Avignon, opera che diverrà manifesto del movimento cubista, dipinto dal giovane Pablo Picasso dopo essere rimasto folgorato nel visitare, al Salon d’Automne di Parigi nel 1907, la prima grande retrospettiva su Paul Cézanne, morto l’anno prima.

Fu proprio il maestro di Aix-en-Provence, esponente del Post-Impressionismo e principale fra i padri dell’arte contemporanea, ad aprire al pittore spagnolo nuovi scenari sulla visione, la costruzione dello spazio, la compenetrazione fra luce e colore. Le opere del Cubismo riproporranno, infatti, molti fra i caratteri della produzione cezanniana: la geometrica semplificazione della forma alla ricerca dell’essenza delle cose, la moltiplicazione dei punti di vista, il ribaltamento dei piani, l’anti-prospettico spazio-colore, la riduzione della tavolozza cromatica a ribadire quanto l’arte sia, innanzitutto, prodotto della mente, l’insistere su pochi e ripetuti generi: paesaggi, ritratti, nature morte.

Scelte stilistiche che divengono ragionamento, essendo il Cubismo, fra le Avanguardie Storiche d’inizio Novecento, una delle sue manifestazioni più intellettualistiche. Una riflessione colta che esplicita e anticipa teorie scientifiche e filosofiche del XX secolo: il continuum fra spazio e tempo teorizzato da Albert Einstein, la divergenza bergsoniana fra tempo e durata, la progressiva perdita di un’unica e salda individualità, una prima e ancor vaga presa di coscienza, che solo nel secondo dopoguerra diverrà evidenza, della relatività di ogni nostro sguardo sul reale e del frantumarsi di ogni nostra certezza sul mondo.

Pablo-Picasso-Les-demoiselles-d’Avignon

Ad accompagnare la narrazione, quattro vini in degustazione scelti per le caratteristiche ed emozioni che evocano, particolarmente vicine al movimento cubista.

Conduce la serata il Professor MICHELE RONCONI – architetto, docente di storia dell’arte ed esperto sommelier

SCHEDA BIOGRAFICA

Champagne “Bansionensi 18” Blanc de Meunier – Eric Taillet
Chablis 1er Cru Monte de Milieu 2020 – Gérard Duplessis
Riesling Mosel “Sorentberg” 2018 – Rotschiefer
Rosso di Valtellina DOC 2021 – Arpepe

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