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Master Executive in Critica della Degustazione 1

A cura del critico e giornalista Pierluigi Gorgoni
con la presenza speciale di Eros Teboni, Miglior Sommelier del Mondo WSA 2018

I nostri sensi, influenzati da fattori quali l’autorità, le mode, l’apparenza, l’abitudine, se non resi consapevoli tendono a perdere di intuizione. Restano accecati. Sordi. Intorpiditi. Trasformano così, nella nostra mente, tutti gli elementi che rendono i vini tra loro indistinguibili, imperfetti.

Allora tendiamo a dividere in categorie. A definire il buono dal cattivo. Ad etichettare senza conoscere la vera essenza di ciò che abbiamo l’onore di poter scoprire.

Le tematiche che verranno affrontate durante il Master Executive sono poco trattate, se non in corsi universitari specifici, ed è proprio per questo motivo che siamo onorati di presentarvi un progetto che mira al raggiungimento di consapevolezza, cultura e un’importante introspezione nel mondo critico enoico. Per l’occasione, avremo modo di prendere in esame più vini e farci meravigliare da alcune etichette a sorpresa che verranno svelate durante i nostri incontri.

IL PROGRAMMA:
EVENTO SPECIALE: PRIMA LEZIONE

Lectio Magistralis a cura del critico e giornalista Pierluigi Gorgoni: martedì 14 settembre 2021 ore 20.45 – La degustazione critica, ovvero tecniche, linguaggio e riferimenti per trasformare l’analisi sensoriale in un viaggio senza ritorno.

“Il vino, ciascun vino, è un compagno problematico; amico, certamente amico, se lo avvicini con interesse, affetto e intelligenza.   Solo se non hai interesse, solo se sei distratto, non saprai riconoscere un buon vino; peggio ancora, te sfortunato, non potrai recepire e intendere le sue tante suggestioni. Neppure potresti distinguere ed ammirare – e non ne acquisiresti la conoscenza – i dipinti e gli autori delle pale – fossero pure di Raffaello, del Tintoretto, del Caravaggio, di Lorenzo Lotto, di Mario Donizetti, continua continua – se entri in una chiesa e vai verso l’altar maggiore, senza por gli occhi e soffermarti, lungo il tuo cammino.
Nel vino, in ogni buon vino, ossia in ogni vino “ben fatto”, vi è una somma inimmaginabile di nozioni. Le apprenderai ad una ad una, sino al momento misterico, fascinoso, in cui intenderai dal vino, non più solo sapori, bensì favole”.

Così Veronelli, quasi trent’anni fa introduceva un corso di degustazione del vino che si vendeva in edicola per fascicoli. Era intitolato Conoscere il vino e mi folgorò. Ho imparato allora che la degustazione è ascolto e poi confronto. Ho imparato che  raccontare criticamente un vino, qualunque vino, qualunque cosa, esige studio fino alla padronanza della materia, richiede una dose importante di creatività visionaria, e poi tanto entusiasmo almeno quanto rispetto. Di questo parleremo: di come si fa e di come la fanno”.

In degustazione:

Champagne Brut Grand Cru ‘Grand Millesime’ 2014 – Paul Bara
Taurasi DOCG “Radici” 2016 – Mastroberardino
Beaune 1er cru Montrevenots 2015 – Domaine Jean Marc Boillot
Orma 2018 – Tenuta Sette Ponti
Champagne Grand Cru Brut Réserve Blanc de Blancs – De Sousa
Barolo D.O.C.G. “Cannubi” 2014 – Cantine Damilano
Ribolla Gialla ‘Cru Selection’ 2018 – Marjan Simcic
Beaune 1er cru Montrevenots 2015 – Domaine Jean Marc Boillot

 

SECONDA LEZIONE

Martedì 21 settembre 2021 ore 20.45 – Storia e funzione della critica enologica, ovvero come criticare il critico – a cura di Pierluigi Gorgoni

“Il critico come artista” è un’opera indispensabile di Oscar Wilde, pubblicata nel 1890,  originariamente si intitolava “La vera funzione e il vero valore della critica”.  Il trattatello è scritto in forma di dialogo tra due amici in una notte stellata: Gilbert (che rappresenta le idee di Wilde) ed Ernest discutono sul significato della critica d’arte. Wilde afferma che l’arte è immorale e tutto il pensiero è pericoloso, sostiene che la critica è più creativa della creazione e giunge ad asserire che la critica più alta è quella che rivela nell’opera d’arte quanto l’artista non vi aveva messo. La conclusione è che il vero critico è ingiusto, insincero, irrazionale perché l’arte e la critica, per Wilde, hanno un valore eversivo e sono in contrapposizione alla società. A prescindere dalla roboante conclusione, come potremmo mai collocare il critico di enogastronomia rispetto a tutto questo? Il vino è forse arte come qualcuno ritiene?  Da questi presupposti, partendo da Robert Finnigan per arrivare agli influencer sui social, passando da Robert Parker e da Wine Spectator, dai voti in centesimi ai Tre Bicchieri, tutto ciò che è critica del vino verrà criticato. 

In degustazione:

Venezia Giulia Bianco IGT “Breg Anfora” 2010 – Gravner
Bourgogne Pinot Noire 2017 – Benjamin Leroux
Herrenletten Riesling 2016 – Weingut Weegmüller
Champagne “Bam!” Blanc de Blancs – Maison Tarlant
Brunello di Montalcino Riserva Lupi e Sirene 2008 – Podere Le Ripi
Pinot Bianco Flowers Selection Weissburgunder 2017 – Von Blumen
Sicilia Syrah DOC “Mahâris” 2012 – Feudo Maccari
Chateau Haut Bailly Grand Cru Pessac Leognan 1981

 

TERZA LEZIONE

Martedì 28 settembre 2021 ore 20.45 – Una questione di stile : tradizione e trend del momento, quanto ne è condizionata l’odierna critica enologica? – I riferimenti stilistici ed estetici del vino oggi – a cura di Eros Teboni – Miglior Sommelier del Mondo WSA 2018

In degustazione:

Chassagne Montrachet 1er Cru Grande Montagne 2019 – Domaine Bachelet-Romonet
Toscana IGT Chardonnay 2017 – Monteverro
Sancerre Rouge “Le Cul de Beaujeu”2015 – Domaine Vincent Delaporte
Sauvignon Blanc Riserva Vigna “Rachtl” 2018 – Tiefenbrunner
Pinot Noir Riserva “Matan” 2018 – Pfitscher
Crognolo 2018 – Tenuta Sette Ponti
Mossone Merlot 2018 – Stefano Antonucci

 

 

QUARTA LEZIONE

Martedì 5 ottobre 2021 ore 20.45 – La critica del vino naturale, ovvero come entrare dentro un vino “naturale” e saperlo definitivamente apprezzare – a cura del giornalista e critico Pierluigi Gorgoni

“Tutto è natura e per questo non c’è nulla che sia innaturale dentro la natura. «Je suis le grand tout» fa dire Voltaire alla natura. Tutto, tutto ciò che accade è risultato delle forze naturali, dalle quali è stato generato. Noi chiamiamo natura l’insieme delle leggi e delle forze nel mondo. Perciò innaturale è sinonimo di qualcosa di estraneo, di soprannaturale o di impossibile. La tempesta che spezza l’albero è naturale quanto il crescere dell’albero; le catastrofi primordiali che distrussero le foreste sono naturali quanto la distruzione delle foreste che l’uomo opera per avidità e per profitto?
Non è semplice ammettere che esista un vino naturale e un vino che naturale non lo è. Il termine di per sé è forse fin troppo sintetico e brutale per restituirci una somma molto ampia di elementi ed evenienze, di premure e di conseguenze, attraverso le quali distinguere un senso di autenticità (o di naturalezza spregiudicata) dentro un sorso di vino.  Ma si può fare. Anzi: si può e si deve imparare a fare”.

In degustazione:

Champagne Blanc de Noirs Résonance extra brut s.a. – Marie Courtin
Marche Bianco IGT “Gli Eremi” 2019 – La Distesa
Dettori Bianco Badde Nigolosu 2019 – Tenute Dettori
Umbria IGT Grechetto 2018 – Cantina RAÍNA – Francesco Mariani
Barolo D.O.C.G. Riserva “Lazzarito” 2012 – Az. Agr. Ettore Germano
Barbaresco D.O.C.G. Riserva Serraboella 2001 – Az. Agricola Massimo Rivetti
Langhe Doc Riesling 2017 – Ca’ Viola

 

I RELATORI:

Pierluigi Gorgoni (vedi scheda)
Giornalista e critico

Master Executive in Critica della Degustazione 2

Eros Teboni (vedi scheda)
WSA Best Sommlier of the Word 2018 Certified Sommelier – Court of Master Sommelier

Master Executive in Critica della Degustazione 3
Al termine del percorso formativo verrà rilasciato un attestato di partecipazione a coloro frequenteranno tutte le lezioni.

Info in breve

DATA

Martedì 14 settembre
Martedì 21 settembre
Martedì 28 settembre
Martedì 5 ottobre

SEDE

Golf Club La Montecchia – Selvazzano Dentro (PD)

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DETTAGLI

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INFO

Arte&Vino Associazione Culturale
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