Svizzera: un areale vitivinicolo dal grande potenziale, tutto da scoprire

A cura di SARA COMASTRI – Master Sommelier ALMA AIS
Lunedì 16 dicembre 2024, ore 20.45
Centro Convegni Abbazia di Praglia – Teolo (PD)

Una produzione che confluisce quasi totalmente sul consumo interno, e una tradizionale vocazione all’importazione piuttosto che all’esportazione, comportano una conoscenza molto limitata dei vini elvetici al di fuori dei confini nazionali. Un vuoto che sarebbe interessante colmare, alla luce di un vigneto di estensione di poco inferiore a quella dell’Alsazia, e di un territorio dotato di caratteristiche assi confacenti alla viticoltura. Abbondanza di laghi, altitudini significative (il cui primato europeo è condiviso con la Valle d’Aosta), e pendenze talora vertiginose, che già videro impegnati i monaci nel Medioevo nella predisposizione di un avanzato sistema di terrazzamenti.

A ciò si aggiunge una grande varietà di conformazioni di suolo e di denominazioni geografiche, nonché un’inaspettata numerosità di vitigni tradizionali, che vanno ad affiancare i due internazionali predominanti, Pinot Noir e Merlot.

Un’opportunità per solleticare la curiosità, e per integrare il filone della viticoltura di montagna già parzialmente esplorato con le vicine Valle d’Aosta e Savoia; un bacino produttivo dalle grandi potenzialità, in virtù delle caratteristiche di freschezza, agilità e integrità di profumi che è in grado di conferire ai vini, attualmente ricercate con convinzione dagli appassionati.

Presiede il seminario SARA COMASTRI – Master Sommelier ALMA AIS

7 vini:

Amigne de Vétroz 2 Abeilles 2022 – Domaine Jean-René Germanier

Fendant Balavaud Vétroz Grand Crus 2022 – Domaine Jean-René Germanier

Petite Arvine 2022 – Domaine Jean-René Germanier

Bianco del Ticino Carato 2019 – Delea
(Sauvignon, Chardonnay, Gewürztraminer)

Pinot Noir Belles Filles 2023 – La Cave de Genève

Gally Assemblage 2021 – Domaine Jean-René Germanier
(Gamay, Gamaret, Garanoir)

Merlot del Locarnese San Carlo 2019 – Delea

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