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Un calice e un libro. Rubrica di abbinamenti eno-letterari 1

Questa settimana ti consigliamo “L’invenzione della gioia. Educarsi al vino. Sogno, civiltà, linguaggio” di Sandro Sangiorgi in abbinamento al Montepulciano d’Abruzzo DOC 2017 – Emidio Pepe.

Un calice e un libro. Rubrica di abbinamenti eno-letterari 2
L’invenzione della gioia.


Educarsi al vino. Sogno, civiltà, linguaggio

di Sandro Sangiorgi

L’invenzione della gioia è uno dei libri più importanti sul vino usciti in Italia nell’ultimo decennio, ma credo che l’arco temporale possa andare tranquillamente anche molto più in la (forse il libro più importante che sia mai stato scritto). Per dirla con Maurizio Gily “È un opera monumentale, di perfezionismo estremo e di sconfinata cultura del vino; non ha mai la freddezza del manuale tecnico anche quando è estremamente tecnico; è un libro vivo e vitale come dovrebbe sempre essere il “Liquido odoroso” di cui Sandro Sangiorgi è uno dei divulgatori più attenti e sensibili, in poche parole è il libro sul vino che ogni appassionato dovrebbe portare con se su un’isola deserta ”.

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Un calice e un libro. Rubrica di abbinamenti eno-letterari 3
da leggere con un calice di

Montepulciano d’Abruzzo DOC 2017- Emidio Pepe

“Il Montepulciano d’Abruzzo di Emidio Pepe è un vero e proprio gigante del Montepulciano e del vino naturale. Quelli di Emidio Pepe sono vini già naturali prima che esistessero le certificazioni bio, di un’artigianalità spontanea che dona risultati che stupiscono. Vini vivi, cangianti, elegantissimi.
Il Montepulciano d’Abruzzo di Emidio Pepe è un chiaro esempio di vino biodinamico, un vino come si faceva una volta, tipico e riconoscibile, con uno stile da artigiano unito all’estro di un artista; un vino di qualità che si fonda sull’unicità del terroir in cui viene prodotto.

Il nutrimento e la lavorazione del terreno sono il punto forte dell’agricoltura biodinamica e di esperienza in questo campo, Emidio ne ha da vendere. In vigna vengono utilizzati unicamente cristalli di rame e zolfo di miniera, non si usano lieviti selezionati per far partire la fermentazione alcolica e non vengono utilizzati diserbanti o concimi chimici, neanche nelle annate più critiche. Una storia trasferita da Emidio alle figlie Sofia e Daniela, depositarie del sapere enologico della traduzione abruzzese.

Una passione che consente alla famiglia Pepe di produrre un Montepulciano ben strutturato e robusto, elegante sin dai primi anni e in grado di sorprendere se lasciato evolvere, con un palato morbido e rotondo, con una chiusura piacevolmente tannica e una persistenza di spezie e frutta che rendono il finale carnoso e lungo”.

Un calice e un libro. Rubrica di abbinamenti eno-letterari 4Info:
Cantina Emidio Pepe
Contrada Chiesi, 10, 64010
Torano Nuovo (TE)

www.emidiopepe.com
Email: [email protected]